Truffe online, questi consigli possono essere utili per difendersi da esse. Ecco come fare, per non incappare in trappole in grado di far perdere dati e svuotare conti.
Da qualche anno a questa parte, le truffe online stanno dilagando, a discapito, purtroppo, di chi vi cade, principalmente perché non informato in merito.

Imparare a riconoscere le truffe è fondamentale, perché esse possono far perdere parecchi soldi e, online, aumenta la difficoltà di recuperare quanto perso. I malviventi adottano tutta una serie di tecniche che purtroppo, su chi non ne conosce l’esistenza, funzionano.
A cadere in questi inganni sono soprattutto persone fragili, come gli anziani, ma in realtà non è detto. A volte, cadono anche persone più giovani, tratte in inganno dalle formule adottate dai malintenzionati, che spesso conducono a siti che sembrano, ad esempio, quelli della Pubblica Amministrazione, oppure di Poste, Banche e molto altro ancora.
Conoscere le modalità generali di queste frodi online, può essere di aiuto nell’individuarle e di conseguenza, non lasciarsi ingannare. Di recente, la Polizia di Stato, come riporta Il Corriere della Sera, ha rilasciato tre alert in merito a queste truffe. Scopriamo meglio in cosa consistono.
Frodi online e telefoniche, gli alert della Polizia
Sono diversi i cittadini che hanno segnalato delle frodi in merito a tre particolari situazioni. Uno di essi riguarda, come fa sapere la polizia, una campagna di phishing che consiste in delle mail promozionali, false, che arrivano ai cittadini usando marchi di aziende del settore edile e bricolage.

Questi messaggi rimandano a presunti premi speciali che si potrebbero ottenere se si compila un sondaggio, cosa fatta per fare in modo che chi legge cada nel tranello, ritenendo credibile il tutto. La polizia chiarisce anche che «vengono riportate false testimonianze di clienti che hanno vinto il premio in questione». L’obiettivo è ottenere dati bancari, da quanto si apprende.
Altri messaggi ingannevoli sono inviati da truffatori che creano dei loghi simili a quelli della banca cui l’utente appartiene, sempre allo scopo di ottenere dati personali.
Altra alert è invece per gli utenti di Telegram, che dovrebbero fare attenzione a una campagna di phishing che, anche tramite messaggi che possono essere ricevuti da «contatti memorizzati in rubrica», esorta a fare click «su link per la visione di contenuti e che conducono a una pagina clone della piattaforma, dove viene richiesto l’inserimento del proprio numero di telefono e di altri dati personali.
L’inserimento dei dati e il completamento della procedura consente ai cybercriminali di impossessarsi dell’account Telegram e di utilizzarlo per inviare ulteriori messaggi truffa dello stesso tipo a tutti i contatti in rubrica». È quindi essenziale prestare grande attenzione a queste situazioni, per tutelarsi al meglio, non eseguendo alcuna azione e cancellando i messaggi.