Il bonus mamme torna anche in questo 2025: scopriamo come funziona questo esonero contributivo, a chi spetta e i requisiti per poterne fare domanda.
Diventare madri è una gioia indescrivibile. I figli sono un dono prezioso, che trasforma la coppia in una vera e propria famiglia, portando un’ondata di amore nelle nostre esistenze. Essere genitori è un’esperienza arricchente e molto emozionante, anche se può essere davvero sfidante.

Con l’arrivo di un figlio le incombenze e le responsabilità aumentano, portando a cambiamenti sostanziali nel proprio stile di vita. Quando si alleva un bambino spesso risulta difficile incastrare tutti gli impegni e conciliare la vita familiare con quella lavorativa: ancora oggi questo vale in particolare per le madri, che si trovano in forte affanno tra la gestione della casa, dei figli e del lavoro. Per andare incontro alle madri sono previsti bonus e aiuti da parte del governo: tra questi l’Inps ha previsto anche nel corso di questo 2025 il Bonus mamme, predisposto nell’ambito della Legge di Bilancio 2024. Scopriamo di seguito nel dettaglio di cosa si tratta e come funziona.
Chi può richiedere il Bonus mamme 2025 e come funziona
Tra i tanti incentivi previsti nel corso di quest’anno per aiutare i cittadini italiani rientra anche il Bonus mamme. Previsto dalla legge di Bilancio 2024, questo aiuto torna anche in questo 2025 come comunicato dall’Inps. Si tratta di un esonero contributivo esteso per il 2026 rivolto alle mamme lavoratrici aventi due o più figli, di cui il più piccolo deve avere meno di 10 anni, e un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Il contributo si estende all’anno 2027 per le lavatrici con tre o più figli, con il minore che non deve avere più di 18 anni di età.

Nell’ambito della misura è stato previsto come le lavoratrici dipendenti, eccetto nei casi di rapporti di lavoro domestico, possano usufruire di un parziale esonero contributivo relativo alla quota dei contributi previdenziali per vecchiaia, invalidità e superstiti. Per rientrare in questa misura è necessario avere una retribuzione annua non superiore a 40mila euro.
Bonus mamme 2025, come richiederlo e altri aspetti utili
Quindi, il Bonus mamme è un esonero parziale dal versamento della quota dei contributi previdenziali delle mamme lavoratrici. Nell’ambito dell’incentivo sono incluse anche le lavoratrici autonome aventi almeno due figli, che siano iscritte alla gestione separata oppure all’assicurazione generale obbligatoria, mentre restano escluse le lavoratrici domestiche e quelle con partita Iva in regime forfettario.

Coloro che usufruiscono del bonus hanno diritto a un esonero contributivo del 100% della retribuzione fino massimo a 3mila euro all’anno. Usufruire di questo incentivo non avviene in modo automatico, ma è la lavoratrice a dover richiederlo al datore oppure accedendo al portale dell’Inps. Durante il periodo di marzo sono previste le prime erogazioni, che comprendono gli arretrati di gennaio e febbraio. Le lavoratrici che avranno un secondo figlio nel corso del 2025 potranno usufruire del bonus dal mese seguente la sua nascita.