Un imprenditore italiano, in vacanza all’estero, scova un particolare quadro al mercatino delle pulci: ora, dopo anni, spunta l’incredibile verità.
È accaduto diversi anni fa, ma soltanto in questi giorni si è riusciti a risalire alla verità e alle origini di un quadro acquistato da un imprenditore italiano in vacanza in Francia. Si tratta di Paolo Guzzini, imprenditore marchigiano, ex titolare della popolare IGuzzini Illuminazione, una delle più importanti società di illuminazioni, integrata ormai da qualche anno nel gruppo svedese Fagerhulte.

Per capire l’accaduto occorre ripercorrere i fatti: in vacanza nella Loira francese, una quindicina di anni fa, Guzzini decide di fare una passeggiata al mercatino delle pulci che si tiene ogni weekend a Le Mans. Qui vi si trova di tutto, i rigattieri mettono in vendita di tutto e di più, ovviamente a basso prezzo. L’imprenditore, grande appassionato di pittura, cerca dei quadri da appendere nella sede della sua fondazione.
Scova un quadro al mercatino delle pulci, oggi emerge la verità sulle origini dell’opera d’arte
Quadri belli, riproduzioni, oppure quadri originali moderni, ma non certo rinomati. Un quadro in particolare cattura l’attenzione dell’imprenditore, deciso a fare affari e a porarsi a casa, per pochi soldi, un bel dipinto. Guzzini viene attirato da un ritratto che mette in mostra uno stile risalente ai primi del Novecento.
Più che il dipinto, però, ciò che attira lo sguardo di Guzzini è il timbro posto sul retro della cornice. Si tratta dello stampo di una bottega di Montmartre, celebre quartiere parigino che nei primi del Novecento era frequentato da importanti artisti. Proprio da questo quartiere provengono numerosi quadri diventati iconici, entrati nella storia della pittura. Picasso e De Chirico sono stati qui, così come tanti altri artisti.

Molte delle opere sono state concepite o vendute in questa zona, o magari regalate. Guzzini, esperto di pittura, tenta la fortuna, e così acquista il quadro, pagandolo anche una cifra abbastanza elevata. “Non l’ho pagato poco, dato che era impossibile un’attribuzione” rivela oggi l’imprenditore. Comunque sia, appena fa ritorno in Italia, l’acquirente si mette subito al lavoro per cercare di risalire all’origine del quadro.
Il ritratto portato a casa da un imprenditore si rivela un tesoro di inestimabile valore
L’ex consigliere del ministero della cultura, Alberto Mazzacchera, è il primo ad avere l’intuizione giusta: sembrerebbe opera di Amedeo Modigliani, da molti soprannominato Modì, uno dei più importanti pittori del Novecento. Mazzacchera consiglia a Guzzini di far controllare il quadro all’Archivio Modigliani. L’opera desta subito l’attenzione degli esperti, tra cui quella di Christian Parisot, direttore del Modigliani Institut Archives Legales, il quale propone di sottoporlo a esami radiologici.
Sotto, viene riscontrato un altro dipinto, incompiuto, poi ricoperto dal dipinto del ritratto. Gli esami confermano che la tela appartiene a più di un secolo fa, e la tecnica e l’utilizzo dei colori sono tipici dello stile di Modigliani. A questo punto, il cerchio si chiude, visto che, indagando sulla vita di Modì, lo stesso artista aveva vissuto proprio a Parigi, realizzando diversi ritratti tra gli amici.

Uno dei ritratti realizzati era dedicato a Mario Cavalieri, un pittore amico. Modigliani lo aveva realizzato per sdebitarsi dopo essere stato ospite a casa di Cavalieri, a Venezia. Guzzini, dunque, entra in possesso di un tesoro di inestimabile valore. Quanto viene quotato sul mercato? Non si conosce il prezzo, anche perché il nuovo proprietario non ha intenzione di venderlo all’asta.
Il quadro evidenzia il talento di un giovane Modì, intenzionato a diventare famoso dopo il trasferimento a Parigi, città in fermento culturale e, all’epoca, patria della pittura. Il ritratto di Cavalieri potrebbe valere diversi milioni di euro, ma Guzzini non vuole sentir parlare di vendite, deciso a esporlo nella sede della sua fondazione.