Brutte notizie per gli italiani che utilizzano i mezzi pubblici: tra qualche giorno ci sarà uno sciopero di 24 ore.
Gli scioperi dei trasporti in Italia non sono una novità, ma continuano a generare disagi per chi dipende quotidianamente dai mezzi pubblici. Nelle giornate di sciopero, i pendolari si trovano spesso costretti a cercare soluzioni di emergenza, affrontando spese impreviste per taxi o altri mezzi, oppure subendo ritardi che compromettono l’organizzazione delle loro giornate e il loro lavoro.

Oltre ai costi economici, gli scioperi generano stress e frustrazione, soprattutto per chi non può permettersi di lavorare da remoto o ha vincoli familiari, come accompagnare i figli a scuola. Purtroppo però, gli scioperi danno anche forza alle proteste dei lavoratori che sono costretti a questo tipo di azioni per far valere i propri diritti. Vediamo il prossimo sciopero quando e dove ci sarà.
Sciopero dei trasporti previsto per il 31 gennaio 2025
Il 31 gennaio si prospetta una giornata complessa per i trasporti. Il personale della compagnia Movibus ha indetto uno sciopero di 24 ore, creando notevoli difficoltà per i pendolari e i cittadini.
La protesta è stata proclamata dal sindacato USB Lavoro Privato e confermata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Movibus, con sede a San Vittore Olona, è una realtà importante per la mobilità nell’area metropolitana di Milano e nei comuni limitrofi. La compagnia gestisce 25 autolinee interurbane e un servizio a chiamata, collegando numerose località con stazioni ferroviarie strategiche, come Magenta, Legnano, Parabiago e Rho.
Inoltre, serve quattro fermate della metropolitana di Milano (M1 e M2), tra cui Rho Fiera, Molino Dorino e Cadorna. Questo sciopero, quindi, avrà un impatto su oltre 500.000 persone in 41 comuni della provincia milanese.
Fasce orarie garantite durante lo sciopero del 31 gennaio
Durante lo sciopero, saranno comunque garantite alcune fasce orarie per i servizi essenziali, come previsto dalla normativa. Solitamente, queste coprono gli orari di punta, al mattino presto e nel tardo pomeriggio, per limitare i disagi a chi si sposta per lavoro o studio.
A di fuori di queste fasce i collegamenti saranno fortemente ridotti o completamente assenti, colpendo in particolare le aree periferiche e i comuni interurbani serviti da Movibus.

Gli utenti dovranno quindi pianificare attentamente i propri spostamenti, considerando alternative come il car sharing, la bicicletta o il ricorso a taxi e altri servizi.
In città come Milano, dove il traffico è già un problema cronico, gli scioperi dei mezzi pubblici può aggravare la situazione del traffico e aumentare l’inquinamento, rendendo le giornate di sciopero particolarmente difficili per tutta la cittadinanza.
Altri scioperi in programma
prossimamente, ci saranno inoltre altri scioperi a febbrai. In particolare, il 5 febbraio sarà il turno del personale di Trenord, con uno sciopero di 23 ore indetto dal sindacato Orsa Ferrovie. Il 14 febbraio, invece, lo sciopero coinvolgerà l’ATM, bloccando metro, autobus e tram. Questa protesta, organizzata dal sindacato Al Cobas, rischia di paralizzare l’intera città.