Siamo vicini alla risoluzione del mistero legato al mostro di Loch Ness? Uno scienziato sostiene di essere arrivato alla soluzione
Da Oxford arriva un annuncio che potrebbe entrare nella storia. A parlare è uno scienziato che sostiene di essere arrivato alla soluzione di uno dei misteri più affascinanti e, allo stesso tempo, inquietanti, ovvero i presunti avvistamenti del mostro di Loch Ness. Siamo dunque vicini alla verità?

L’esperto ha raccolto una serie di prove che lo hanno portato ad una conclusione a dir poco sorprendente, il tutto dopo un secolo di ipotesi, immagini sfocate e racconti di persone che sostengono di essersi trovate faccia a faccia con il ‘mostro’. Ecco che cosa ha annunciato lo scienziato in merito al misterioso rettile marino gigante dalla testa piccola e dal collo lungo.
Il mistero del mostro di Loch Ness è stato risolto? La sorprendente verità di un esperto
Di ipotesi in merito all’esistenza del misterioso animale ne sono state fatte molteplici nel corso dei decenni e dopo un secolo di avvistamenti quella del mostro marino è diventata una vera e propria leggenda. Basti pensare che bisogna volare indietro nel tempo fino al 565 d.C. per avere traccia del primo avvistamento anche se Nessie, così venne in seguito chiamato dagli scozzesi, divenne un fenomeno globale solo nel 1934, anno nel quale venne pubblicata la foto che sembrava immortalarlo. La cosiddetta Surgeon’s Photograph mostra infatti una presunta creatura e scatenò un acceso dibattito tra coloro che sostenevano si trattasse della prova concreta della sua esistenza e chi invece si diceva convinto che ci si trovasse dinnanzi a giochi di luci ed ombre o ad un’illusione ottica.

Da allora decine di migliaia di visitatori hanno raggiunto le acque del lago scozzese e altre immagini di quello che sembrava essere Nessie sono state scattate, senza però riuscire ad arrivare mai ad una verità ufficiale. Alle ipotesi si è recentemente aggiunta quella di un eminente scienziato di Oxford secondo il quale potremmo essere arrivati alla verità sul mostro, una verità che però potrebbe non piacere a tutti. Tim Coulson, professore di Zoologia presso la prestigiosa università inglese, ne ha parlato al Daily Mail spiegando che, molto semplicemente, il mostro non esiste.
Sarebbe questa la soluzione del mistero, conclusione alla quale l’esperto è arrivato con alcune prove a cominciare dall’assenza di resti scheletrici dell’animale ma anche il fatto che, nelle reti da pesca, non sia mai stata catturata una simile creatura. A tal proposito Coulson ha dichiarato: L’assenza di resti scheletrici e di foto credibili sono indicatori forti e affidabili che Nessie, Bigfoot e lo Yeti non esistono”. Aggiungendo: “Nel caso del mostro di Loch Ness, o stanno vedendo pezzi di detriti galleggianti, o un uccello come un cormorano con un collo piuttosto lungo che si trova in basso nell’acqua. Potrebbe sembrare improbabile, ma sono sempre stupito di quanto le persone possano sbagliare nel giudicare le dimensioni, soprattutto quando sperano di vedere un particolare animale”. L’esistenza del mostro è, dunque, per lo scienziato, una pura “impossibilità biologica”.